Judo, il sannita Giuseppe Leone campione italiano
15:54:15 5588Grandissima affermazione ai campionati italiani di categoria per il sannita Giuseppe Leone che ha conquistato il titolo tricolore sabato 26 maggio al Palafijlkam di Ostia.
Sono stati ben 323 gli atleti in campo maschile, che sono saliti sul tatami per contendersi i 9 titoli in palio per la categoria esordienti B fino a 15 anni di età.
L’allievo del maestro Salvatore Di Paola è arrivato all’appuntamento tricolore sulla scia delle tante vittorie ottenute nei mesi scorsi nelle varie tappe del Trofeo Italia che gli hanno consentito di piazzarsi, al momento, al primo posto nel ranking italiano e il giovanissimo judoka di Amorosi non ha deluso le attese del suo allenatore e dei supporters al seguito.
Nella categoria fino a 60 kg del sannita, che si allena presso la palestra comunale di Telese Terme, divenuta nota anche per merito della pluricampionessa italiana Angela Giamattei, altra allieva del maestro Di Paola, erano iscritti ben 44 atleti.
Leone ha sconfitto senza patire particolari emozioni al primo turno il piemontese Damiano Mettola; di seguito ha riservato uguale trattamento (sconfitta per ippon prima del limite) il marchigiano Luca Minestrini, il piemontese Giorgio Chiappino, il toscano Valerio Senesi e in semifinale il laziale Alessio Marini.
In finale secondo un copione che si è ripetuto spesso negli appuntamenti del Trofeo Italia Giuseppe Leone ha ritrovato il compagno di squadra Paolo Aliberti che aveva trionfato nella parte bassa del tabellone. Ancora una volta ha avuto la meglio ai punti il sannita Giuseppe Leone che conquista così, per la prima volta, alla giovanissima età di 14 anni, il titolo di campione d’Italia. Grandi complimenti al neo campione da parte di tutta la squadra, ma i festeggiamenti continueranno nei prossimi giorni. Complimenti anche a Paolo Aliberti di Torre del Greco che si è battuto con grande coraggio e determinazione anche nella finale persa contro Leone.
In campo femminile Martina Scisciola ha conquistato un buon terzo posto nonostante una contrattura al polpaccio riportata in fase di riscaldamento, che l’ha condizionata non poco sul tatami.