Imu sui terreni, cambiano le regole. Rischio stangata ed addio esenzione per venti comuni del Sannio

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Si passa alle 'tre fasce' ed ad una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda l'Imu sui terreni. L'esenzione 'montana' cambia connotati e sarà privilegio solo di 1.578 Comuni in Italia, a fronte degli attuali 3.524 che ne hanno beneficio, mentre altri 2.568 saranno caratterizzati da un'esenzione parziale, limitata solo ai coltivatori diretti ed agli imprenditori agricoli professionali.
Ad anticiparlo è il quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', che annuncia i primi effetti della bozza di decreto preparata dal Ministero dell'Economia che mira a rimodulare la disciplina Imu sui terreni: attualmente da questa lista sono esclusi tutti i proprietari di beni che si trovano nelle zone classificate come 'montane' dall'Istat. Il quadro però, è destinato a cambiare a meno di clamorose ed improbabili variazioni dell'ultimo minuto. I contribuenti saranno chiamati a pagare entro il 16 dicembre l'Imu relativa a tutto l'anno: un nuovo ostacolo per i Comuni e per i proprietari.
Dicevamo degli improbabili colpi di scena: non arriveranno anche perchè il ministero dell'Economia ha lavorato da mesi sul testo che ora è pronto alla pubblicazione sulla 'Gazzetta Ufficiale'. Un provvedimento che entrerà in vigore, secondo le stime del Governo, con qualche settimana di ritardo dalla tabella di marcia, ma comunque in tempi ragionevoli per incassare una somma non inferiore a 350 milioni di euro già messi a bilancio dal decreto di aprile sul cosidetto 'bonus Irpef'.
Il Ministero dell'Economia attuerà, di conseguenza, una nuova suddivisione che annulla la precedente. In pratica nasceranno tre fasce, sulla base dell'altitudine di ogni singolo Comune, e certificata dall'Istat. Secondo questa nuova previsione "l'esenzione totale per i terreni - si legge sul quotidiano economico - sarebbe destinata a rimanere in vigore solo nei Comuni con altitudine superiore ai 600 metri, il bonus sarebbe invece limitato a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali nei Comuni con altitudine compresa fra 281 e 600 metri, mentre fuori da questi casi tutti i proprietari sarebbero chiamati a pagare l'imposta". I nuovi parametri vanno dunque a cancellare la vecchia ripartizione ("Comuni montani" tutti esenti; "Parzialmente montani" con terreni esclusi dall'Imu solo nelle zone considerate montane; "Enti non montani"). I tempi sono stretti: poco meno di venti giorni lavorativi.

IL QUADRO A BENEVENTO E NEL SANNIO
Secondo quelli che sono i nuovi parametri, ecco come dovrebbe essere suddiviso il territorio sannita per quanto riguarda il pagamento dell'Imu sui terreni.

Comuni con altitudine superiore ai 600 metri (Esenzione totale): Montefalcone Valfortore, Pietraroja, Colle Sannita, Castelfranco in Miscano, Castelvetere Valfortore, S.Marco dei Cavoti, S.Croce del Sannio, S.Giorgio La Molara, Circello, Castelpagano, Baselice, Morcone.

Comuni con altitudine compresa tra i 281 e i 600 metri (Esenzione parziale): S.Bartolomeo in Galdo, Molinara, Buonalbergo, Sassinoro, Ginestra degli Schiavoni, Foiano Valfortore, Pontelandolfo, Fragneto L'Abate, Tocco Caudio, S.Lupo, S.Nazzaro, Pago Veiano, Cusano Mutri, S.Angelo a Cupolo, S.Martino Sannita, Campoli Monte Taburno, Apollosa, Vitulano, Campolattaro, Guardia Sanframondi, Torrecuso, Arpaise, S.Nicola Manfredi, Pesco Sannita, Reino, Cautano, S.Giorgio del Sannio, Fragneto Monforte, Calvi, Frasso Telesino, S.Leucio del Sannio, Ceppaloni, S.Arcangelo Trimonte, Pannarano, Bonea, Foglianise, Paduli, Pietrelcina, S.Lorenzo Maggiore, Casalduni, Montesarchio, Castelpoto, Durazzano, Arpaia, Forchia.

Comuni con altitudine inferiore a 281 metri (Non esenti): Cerreto Sannita, Bucciano, Moiano, Paolisi, Airola, S.Lorenzello, Apice, Melizzano, Solopaca, Faicchio, S.Agata de'Goti, Ponte, BENEVENTO, Castelvenere, S.Salvatore Telesino, Puglianello, Amorosi, Telese Terme, Dugenta, Limatola.
G.V.

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