Il rischio cardiovascolare nelle donne è sottovalutato, ecco perché

MILANO (ITALPRESS) – La medicina di genere è un approccio emergente che tiene conto delle differenze biologiche e sociali tra uomini e donne nel modo in cui le malattie si manifestano, progrediscono e rispondono alle cure. Questa disciplina mira a sviluppare pratiche cliniche più personalizzate e appropriate, tenendo conto delle specificità di maschi e femmine. La medicina di genere è particolarmente importante in ambiti come la cardiologia, dove le differenze tra uomini e donne sono marcate, e possono influenzare in modo notevole diagnosi e trattamento. Le malattie cardiovascolari sono spesso considerate un problema prevalentemente maschile, ma in realtà rappresentano la prima causa di morte per le donne in molti paesi, Italia compresa. Sono questi alcuni dei temi trattati da Daniela Trabattoni, specialista in cardiologia e responsabile del “Monzino Human Heart Center” del centro cardiologico Monzino di Milano, intervista da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.

“Nell’immaginario collettivo si è creduto a lungo che la patologia cardiovascolare fosse di appannaggio prevalente degli uomini, in realtà è la prima causa di morte per le donne – ha detto – 124.000 donne ogni anno vengono colpite da una malattia cardiaca in Italia, cioè una ogni 5 minuti, ma spesso viene poco compresa per le caratteristiche sintomatologiche subdole e non equivalenti a quelle che si verificano quando accade nell’uomo”.

fsc/gsl


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