Benevento: i cocktail più in voga

16:13:0 8179 stampa questo articolo

Sabato sera: questa volta andremo alla scoperta nei nuovi cocktail, drink inventati dai nostri baristi di fiducia. Eccoci alla nostra prima tappa della serata: siamo al Piccadilly, bar in voga da qualche anno al Viale Mellusi.

Dentro c’è Gino, uno dei due proprietari del locale; gli chiediamo di farci assaggiare un bicchiere della sua invenzione. Baileys, Amaretto di Saronno e l’amatissimo liquore Strega: ecco gli ingredienti di quello che, ci dirà, si chiama Cocktail Piccadilly. Osservo mentre prende le varie bottiglie e mi spiega come viene preparato: 2/4 di Baileys, 1/4 di Amaretto di Saronno e 1/4 di Strega; aggiunge qualche cubetto di ghiaccio, mescola un po’ e me lo serve in un bicchiere.

Soddisfatta del mio primo assaggio, decido di proseguire il mio tour e giungo - ovviamente - nel centro storico, tra i vialetti dove ci sono diversi baretti e vinerie.
Seconda tappa: Pueblo Loco. Entro e mi rivolgo ad uno dei proprietari, Andrea Vesce. Dopo avergli spiegato il motivo del mio sopralluogo, mi presenta con molta gentilezza, il suo “Alma de Cuba”.
Rum chiaro, ed esattamente Havana Club 3 anos, Rum scuro, nonché Havana Club Anejo Reserva, sciroppo di papaya, acqua tonica e succo d’ arancia.
Con molta dimestichezza comincia a preparare il mio bicchiere: prende del ghiaccio, lo sgretola per bene e lo inserisce nello shaker fino a raggiungere la metà del contenitore; aggiunge il rum: 4 cl di chiaro e 2 cl di quello scuro; versa poi 8 cl di succo d’ arancia, un goccio d’ acqua tonica e aggiunge dello sciroppo. Chiude il contenitore e shakera per circa 10 secondi, per riuscire a servire la bevanda fredda al punto giusto, come mi spiega. Apre lo shaker e ne versa il contenuto in un tumbler alto.
Assaggio anche questo secondo cocktail e chiacchiero un po’ con i baristi e qualcun altro. Senza accorgermene finisco anche questo drink: saluto così Andrea ringraziandolo per la disponibilità e continuo il mio giro.

Eccomi così davanti ad Intrugli e Miscugli, ormai da un anno luogo di ritrovo di molti giovani.
Entro e chiedo a Giampiero Impronta, uno dei proprietari, di prepararmi quello che ha chiamato “Cicchetto Intrugli e Miscugli”.  D’ obbligo il bicchierino da cicchetto; prende le 3 bottiglie necessarie e comincia col versare un goccio di succo di fragola, molto poco, come mi suggerisce sorridendo; aggiunge poi 2/3 di vodka alla pesca e 1/3 di Southern Comfort (un wisky aromatizzato). Senza girarlo, me lo porge: ne ha preparati due, per cui brindiamo insieme e beviamo tutto d’un sorso, come vuole la tradizione del cicchetto.
Decido così di passare all’ ultima tappa della serata e mi reco al Morgana: entro e mi rivolgo alla barista di turno, Sara Razzano. Un po’ più titubante rispetto agli altri baristi, pensando forse che non sia il caso di divulgare le dosi del loro cocktail, per evitare che venga copiato da altri bar in zona, decide comunque di prepararmi il drink, senza specificare esattamente il procedimento.
Il misterioso cocktail prende il nome dal locale: Morgana.
Preparato con vodka, Midori (liquore), succo di limone, ananas, mela verde e zucchero, viene shakerato con del ghiaccio e servito nel tumbler alto. Di colore verde, ha un sapore fruttato e un profumo di limone e mela verde. Assaggio anche quest’ ultimo cocktail ed esco: il mio giro anche questo sabato sera è finito.

Ma stavolta ho un piccolo problema: uscendo dal Morgana mi sono resa conto che dopo tutti questi cocktail mi gira un po’ la testa. E adesso come faccio? Chi porterà la mia macchina?.... Vorrà dire che chiamerò la mia fidata amica astemia: la mia salvatrice del sabato sera.
A.T.



Articolo di / Commenti