Fondo Valle Isclero, Fuschini al prefetto: "si valuti chiusura strada"
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"A nulla servirebbe abbassare i limiti di velocità su una strada che non detiene più i requisiti minimi di legge".
Il tema sicurezza lungo la Fondovalle Isclero continua a far discutere. Ad intervenire sulla vicenda è Vincenzo Fuschini consigliere comunale di Telese Terme esponente del gruppo di minoranza "Telese Riparte". Alla base della missiva che Fuschini ha inviato al prefetto di Benevento, Paola Galeone, la richiesta di interventi urgenti relativi alla viabilità dell'arteria.
"Le scrivo - si legge nella lettera - prima in qualità di cittadino e poi come consigliere comunale ma, soprattutto mi rivolgo a Lei confidando particolarmente nella Sua sensibilità di donna che rappresenta le Istituzioni. La problematica che Le sottopongo e per la quale Le chiedo in maniera accorata di prendere una decisione anche impopolare, se crede, riguarda lo stato di elevato rischio in cui versa la Strada Provinciale Fondovalle Isclero. A Lei certamente non mancheranno i mezzi, le strutture tecniche e quindi le informazioni e conoscenze per sapere se tale strada conserva ancora le condizioni minime di sicurezza che consentono la sua praticabilità e percorribilità tanto da essere ancora aperta al traffico".
"Tutte le mattine - prosegue - percorro questa importante strada per recarmi al lavoro a Caserta partendo da Telese, così come tantissimi altri cittadini. Essa oramai è butterata, senza soluzione di continuità nel senso tecnico – scientifico del termine, da buche, sgretolamenti e dissesti del fondo stradale che pregiudicano e compromettono in maniera indubbia ed incontrovertibile il suo transito. Quotidianamente, metro dopo metro, bisogna tentare di scansare le buche, anche invadendo istintivamente la corsia opposta. Ovviamente senza possibilità di esito positivo. Nella migliore delle ipotesi si porta a casa, come risultato di una giornata di lavoro, un danno ingente alla propria autovettura vanificando il guadagno di settimane. Ma questo rappresenta solo un dato marginale se confrontato con il rischio che si prende quando dalle ruote degli autotreni partono dei proiettili di asfalto sgretolato che colpiscono l’auto che segue con tutto ciò che ne può derivare. Insomma, le foto che allego alla presente servono solo come controfirma a quello che ho appena descritto nella
consapevolezza che Lei è perfettamente a conoscenza di tutto quanto sopra".
Da qui, dunque, la richiesta di chiusura dell'arteria: "Visto la totale mancanza di interventi, debbo ragionevolmente ritenere che le Istituzioni preposte alla gestione e manutenzione della strada in questione non hanno più la capacità economica per fare fronte a tanto disastro: esse sono praticamente e sostanzialmente in condizioni di default! Non per questo, però, bisogna lesinare decisioni sulla sicurezza dei cittadini. Con la presente, quindi, Le chiedo di verificare la possibilità di chiudere al transito tale strada se, come credo, non sussistono più le condizioni minime di sicurezza. A nulla servirebbe abbassare i limiti di velocità su una strada che non detiene più i requisiti minimi di legge. Spero sinceramente che un Suo autorevole intervento in qualità di rappresentante dello Stato sul Territorio e, quindi, ultimo baluardo a difesa dei cittadini, serva a preservare la vita di questi ultimi che quotidianamente
sfidano la sorte percorrendo quella che, nata come strada a scorrimento veloce, si è trasformata in una mulattiera".