E’ nata la prima bimba ‘san lupese-eritrea’. La soddisfazione del sindaco De Angelis

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Nel Comune di San Lupo è nata la prima bimba “san lupese-eritrea”. “La bimba Heyabi – si legge in una nota del sindaco Irma De Angelis - rappresenta il dono più grande che la comunità di San Lupo avrebbe potuto avere ed è l’auspicio migliore per la ‘nuova’ storia che da oggi in poi si scrive”.

“Il sindaco di San Lupo – prosegue la nota - che ha sempre considerato l'arrivo di tanti nuovi cittadini un' enorme iniezione di vita e una speranza per il futuro per il piccolo comune sannita, coglie l’occasione anche per ringraziare chi, come Giuseppe Lombardi, segretario provinciale del Nuovo Psi, esprimendo soddisfazione per l’iniziativa, ne ha colto l’importanza condividendone la grande maturità civile e sociale che la fonda. Per un piccolo centro, estraneo ai flussi migratori, quella dell'accoglienza costituisce una sfida del tutto nuova. Una sfida che San Lupo ha dimostrato di saper gestire con grande maturità e senso civico”.

De Angelis si dice “ottimista per la riuscita del progetto ‘Piccoli Comuni Grande Solidarietà’. Quello che ci fa ben sperare è il fatto che, anche se piccolo, San Lupo è un comune generoso. La nostra scommessa è quella di riuscire a integrare i nuovi arrivati nella nostra comunità”.

Il progetto “Piccoli comuni, grande solidarietà”, presentato dal Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno nell’ambito del PON Sicurezza per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007– 2013 UE ha come finalità il reinserimento e l’integrazione di 50 rifugiati eritrei. Nei 24 mesi del progetto, attuato dai Consorzi “Connecting People” e “Amistade” nel comune di San Lupo, ai rifugiati verranno garantiti tutti i servizi e gli interventi di accoglienza, assistenza e formazione necessari per una reale integrazione socioeconomica dei destinatari volti a garantir loro, al termine di tale periodo, la maggiore indipendenza possibile. Oltre ai servizi base di vitto e alloggio, agli ospiti viene assicurata anche assistenza costante tramite servizi di mediazione culturale, formazione, assistenza sociale, assistenza psicologica e infermieristica.



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