Data Center a Benevento: Salta il progetto. L'ira del sindaco, la Cgil chiede la testa di Caldoro

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Un grande progetto che va a farsi benedire a meno di clamorosi ribaltoni. Il Data Center di Poste Italiane, che doveva sorgere in contrada Roseto/Olivola nella zona industriale di Benevento, sembra destinato a restare nel libro dei sogni. Ieri la doccia gelata a Palazzo Mosti con una missiva che ha mandato su tutte le furie il sindaco di Benevento, Fausto Pepe. Mittente Poste Italiane che, senza troppi fronzoli, ha comunicato al primo cittadino sannita che non c'è più l'interesse di realizzare l'insediamento nel Sannio. Ma non solo: Poste Italiane ha chiesto al Comune di Benevento pure la restituzione dei soldi, vale a dire poco più di un milione di euro che "Poste" aveva versato nelle casse di Palazzo Mosti subito dopo la stipula dell'accordo tra l'azienda, Regione Campania e Comune di Benevento avvenuta a Napoli nel 2011 (nella foto il momento dell'accordo), alla presenza del Governatore campano, Stefano Caldoro. Un accordo che non lasciava spazio a dubbi e perplessità, poi, qualcosa non è andato per il verso giusto.
Le prime preoccupazioni le sollevarono i sindacati sanniti, nel settembre 2013, preoccupati dall'eccessivo silenzio sul progetto e sull'avvio dei lavori per la realizzazione dell'infrastruttura. Poi l'intervento del sindaco Pepe nei mesi scorsi, dove annunciava un 'ridimensionamento' del Date Center beneventano, a causa di ritardi della Regione Campania. Ora però la situazione è notevolmente peggiorata e mentre il sindaco ha chiesto immediatamente un incontro tra le parti sollecitando anche il sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Renzi, Umberto del Basso De Caro, ecco che la prima posizione ufficiale è della Cgil Benevento che punta l'indice contro Caldoro: “Siamo governati da personaggi che pensano solo ai lori interessi personali e ai posizionamenti politici - ha annunciato il segretario provinciale del sindacato di via Bianchi - Rosita Galdiero- era da tempo che la CGIL di Benevento sollecitava il Presidente Caldoro a tenere un tavolo per Benevento, rispetto a questioni per il territorio di fondamentale importanza, il Data Center di Poste Italiane e la questione dei trasporti. Il Presidente Regionale, non si è mai degnato di venire a Benevento, se non quando c’era qualche campagna elettorale e non ci ha mai convocato per affrontare le problematiche inerenti la nostra Provincia”.
“Avevamo detto – aggiunge Galdiero - che per Benevento era di fondamentale importanza la realizzazione del Data Center di Poste Italiane, per diversi aspetti, una iniezione di fiducia ai cittadini, sbocco lavorativo per i giovani laureati del nostro territorio e ruolo strategico che poteva avere l’Università. Oggi apprendiamo che Poste Italiane vuole indietro la somma di denaro versata per l’acquisto del terreno, perché dal 2011 ad oggi nulla si è mosso da parte della Regione. Abbiamo sempre pensato che governare, fare politica volesse dire rispondere ai problemi delle comunità e dei cittadini, e non una politica al servizio di interessi personali e padronali. Chiediamo, come CGIL di Benevento – ha chiosato il segretario Galdiero - le dimissioni immediate di un Presidente della Giunta Regionale completamente assente rispetto alle problematiche della nostra Provincia e sordo al grido di allarme proveniente dalle zone interne”.

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