Centri per l'Impiego e politiche lavorative. L'assessore Palmeri a Telese: "una rivoluzione storica"

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Visita Palmeri a TeleseVisita Palmeri a Telese

Prima tappa dell'assessore è stato il Centro per l'Impiego, poi la visita è proseguita al Comune con i diversi attori territoriali. 

È giunta a Telese Terme poco dopo le 9.30 di questa mattina, Sonia Palmeri assessore al Lavoro e Risorse Umane della Regione Campania. Ad attenderla: il sindaco del centro termale, Pasquale Carofano; l’assessore Guido Romano, l'assessore regionale Mino Mortaruolo; i sindaci di Faicchio e Melizzano, Nino Lombardi e Rossano Insogna. Al centro dell’incontro le Politiche del lavoro, la rivoluzione dei Centri per l’Impiego passati di competenza regionale ed il Piano di assunzioni per la Pubblica Amministrazione della Regione Campania.

Prima tappa, il Centro per l’Impiego di via Elsa Morante e l’incontro con i dipendenti. La Palmeri ha ripercorso il grande lavoro svolto dalla Regione, ha illustrato i piani futuri. L’assessore ha poi ascoltato le esigenze dei dipendenti che hanno chiesto un implemento del personale: “solo 4 unità non ci bastano” ha dichiarato Annamaria Bellicosa che poi ha garantito il massimo impegno di tutti. Il sindaco Carofano si è detto, invece, disponibile a collaborare per riuscire a trovare una ‘soluzione’ per quanto riguarda la struttura: “se bisogna crescere noi siamo a disposizione”, ha detto.

La visita è poi proseguita presso la sede del Comune di Telese Terme, lungo viale Minieri, per un incontro con l'Amministrazione Comunale, i dipendenti, i cittadini, il mondo dell'imprenditoria, dell'associazionismo e del volontariato.

Diversi punti toccati dalla Palmeri, a partire dalla vicinanza della Regione ai territori: “La Regione Campania pianifica e sostiene delle misure per lo sviluppo economico e sociale dei territori. Le visite e l’avvicinamento della Regione ai territori è fondamentale anche perché, le misure tanto hanno una valenza se riescono a penetrare i singoli territori ed essere poi assorbite dai Centri per l’Impiego e dalle Amministrazioni. Ci sono però tante opportunità – ha dichiarato la Palmeri – che la Regione ha messo in campo e colta da nove comuni sanniti e riguardava la formazione, gratuita, su salute e sicurezza presso le sedi della Regione dislocate sulle province. Lo abbiamo fatto senza muovere un solo euro, utilizzando una serie di formatori dell’Ufficio datore del Lavoro e vi hanno partecipato in totale 323 comuni su 550”.

Sulla rivoluzione che ha riguardato i Centri per l’Impiego, la Palmeri è stata chiarissima: “Si tratta di una scelta storica e coraggiosa. Le altre Regioni ancora non hanno ottemperato tutte a ciò che ci era stato richiesto e cioè fare una scelta: come sistemare il personale all’interno della propria gestione regionale o attraverso un’agenzia. Abbiamo costanti colloqui con il ministro del Lavoro, Di Maio e un incontro lo avremo il 23 luglio. Un incontro nel quale illustreremo il lavoro svolto, la messa in sicurezza del personale ed il monitoraggio fatto dei CPI”.

Su Garanzia Giovani e REI ha poi annunciato: “Oltre allo stanziamento di 221 milioni di euro, sono in arrivo diverse misure. In particolare – ha aggiunto – mi riferisco alla misura 1D che riguarda i figli di nuclei familiari che sono già percettori del REI(Reddito di Inclusione). Questo ci farà unire i neet che hanno una grossa difficoltà ed un disagio familiare ancora più acuto rispetto ad un ragazzo che è si fermo, ma che non vive il disagio quotidiano della povertà. Stiamo aspettando che il ministro Di Maio dia seguito alle sue intenzioni e dunque al suo programma di governo. Per adesso il REI c’è ed in Campania siamo a circa 90.000 carte erogate. Abbiamo quasi raggiunto il tetto massimo segnalatoci dall’Istat: 125mila nuclei familiari. Chiaro che non tutto si risolve con la Carta REI, è poi necessario il passaggio della firma del Patto presso il Centro per l’Impiego ed è proprio per questo dobbiamo incrociare la misura per i figli dei nuclei familiari in difficoltà”.

Sui voucher: “Sicuramente si devono disciplinare determinati settori perché se si pensa ai voucher, davanti ci ritroviamo sempre poi con una foglia di fico. Dunque, o ci mettiamo le mani e riusciamo ad organizzare un contratto collettivo nazionale con una forte flessibilità, io credo nella flessibilità sia in ingresso che in uscita, però in un mondo ideale. Io direi piuttosto che i reintrodurre i voucher sarebbe opportuno immaginare un contratto collettivo che possa aiutare a regolarizzare questi lavori che hanno nella stagionalità e nella flessibilità la loro parte predominante”.

Sempre su Garanzia Giovani ha poi sottolineato: “Nel 2015 non ho trovato una misura fondamentale: il bonus per gli imprenditori che volevano assumere. Io credo molto nell’incentivare l’imprenditoria soprattutto nel momento in cui mi rivolgo ad un giovane o qualcuno che è fuoriuscito dal processo produttivo. Mio compito è quello di accompagnarlo e aiutarlo in una fase di ‘avvio’. Ho inserito il bonus ed i numeri di questa mattina mi segnalano oltre 28mila assunzioni, i numeri sono forniti dall’Inps, ed il 50% a tempo indeterminato”. 

(M.P).



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