Castelvenere e Montesarchio: sgomberati i centri Damasco. Sibilia: "Applicate finalmente le clausole di salvaguardia"

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I richiedenti asilo sono stati riallocati in altre strutture. 

Sono state avviate questa mattina le operazioni di sgombero di alcuni centri “Damasco” presenti nei territori di Castelvenere (101 persone, tra cui una trentina di donne e una decina di bambini non in età scolabile) e Montesarchio (45 persone), operazioni che potrebbero continuare anche nei prossimi giorni e potrebbero riguardare altre strutture afferenti al Consorzio Maleventum – 12 i centri gestiti nel territorio sannita – finito, nei giorni scorsi, al centro di un’inchiesta con 36 indagati e 5 destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

In aggiornamento

Ore 10.00 - I richiedenti asilo saranno riallocati in altre strutture del territorio regionale mentre a coordinare le operazioni, su disposizione della Prefettura, è stata la Polizia di Stato


Ore 11.00 -
Sul tema dell’accoglienza dei migranti, è intervenuto anche il sottosegretario al ministero degli Interni, Carlo Sibilia. “Sin dal mio insediamento presso il ministero dell’Interno, ho lavorato affinché ci fosse una più equa ridistribuzione dei migranti sul territorio della regione Campania. I 200 migranti  saranno ridistribuiti sul tutto il territorio con attenzione alle proporzioni demografiche e al principio dell’accoglienza diffusa a basso impatto. Il prefetto di Benevento, la dottoressa Galeone, ha finalmente applicato le clausole di salvaguardia”.

“La provincia di Benevento – ha poi aggiunto Sibilia – così come quella di Avellino, ha ospitato immigrati per un valore quasi tre volte superiore alla percentuale prevista per il territorio contribuendo in modo significativo alla gestione dell’emergenza migratoria che fino a qualche settimana fa attanagliava il nostro Paese. Anche grazie all'azione immediata del governo del cambiamento, nonostante il periodo caldo, gli sbarchi sono notevolmente ridotti. Dunque, è giusto che si proceda ad un’equa ripartizione sul territorio, rispettando la quota di 900 migranti, relativa all’estensione della provincia”.

Sibilia, inoltre, precisa: "anche che il Prefetto si è ritrovato a gestire l’inaspettata dimissione del presidente della cooperativa Minerva che sosteneva di non riuscire più a gestire economicamente le esigenze e i bisogni dei migranti ospiti presso la struttura. Nonostante nel 2017 il presidente della cooperativa abbia ricevuto ben 10 milioni di euro, una cifra imponente. Questo dato testimonia che ad oggi, con un controllo serio e attento e con l'applicazione delle misure di legge, è impossibile fare business con i migranti. Nell'immediato futuro il fenomeno dovrà stabilizzarsi con la creazione mirata di pochi centri Sprar comunali. Con gestione dedicata ad Enti locali e persone qualificate nel settore. Il nostro impegno è garantire un’accoglienza sana che non sfoci in mercificazione del più debole appannaggio di qualche speculatore furbetto”.

Ore 13.00 - Le operazioni, che ricordiamo si stanno effettettuando nella massima tranquillità sono ancora in corso. I richiedenti asilo - 146 persone in totale - starebbero raggiungendo altre località della Campania. Sarebbero 31 le strutture chiamate ad ospitare i migranti fino ad oggi alloggiati nei due centri del beneventano.



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