Casa Circondariale di Benevento, la denuncia di Fp - CGIL: "Situazione al collasso"

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Casa circondariale di BeneventoCasa circondariale di Benevento

In una giornata un detenuto tenta il suicidio mentre un altro innesca una protesta per non rienrtrare in cella. 

Nella mattinata dell'otto aprile presso la Casa Circondariale di Benevento un detenuto noto per essersi reso protagonista di risse con altri detenuti nonché di atti di autolesionismo ha tentato il suicidio durante il cambio turno.

Solo l’intervento degli agenti di polizia penitenziaria in servizio ha permesso di salvare la vita dell'uomo che voleva farla finita.

A darnenotizia il segretario provinciale della Fp CGIL Giannaserena Franzè unitamente al coordinatore provinciale Fabrizio Minicozzi che sottolinea l'aumento di eventi critici nel carcere di Benevento che minano la stabilità dell’intera struttura con ripercussioni sull’ordine e sicurezza dell’istituto ridotto oramai all’osso in termini di gestione delle risorse umane. 

Infatti nella stessa giornata di ieri si sono registrati diversi eventi  tra cui merita maggiore attenzione quello che si è presentato la mattina quando un detenuto di origine sannita dopo essere rientrato dall’ospedale Rummo ha inscenato una forte protesta tesa a non rientrare in cella per futili motivi. Anche questa volta è stato fondamentale l'intervento del personale di Polizia Penitenziaria nonché dell’ispettore di sorveglianza generale presente in servizio che sono riusciti a riportare alla calma il detenuto.

"Sono stati davvero momenti di alta tensione dovuta anche alla scarsità di personale presente nei giorni festivi - sottolinea ancora il coordinatore provinciale della FP-CGIL Fabrizio Minicozzi  - Si tratta di eventi gravi che ultimamente si presentavano frequentemente e solo grazie alla professionalità mostrata e allo spirito di sacrificio dei poliziotti penitenziari che si cerca di scongiurare tragedie in carcere con risvolti sicuramente negativi. Si chiede quindi alla direzione sannita, diversamente dal passato, di intervenire in modo energico per fronteggiare le costanti criticità penitenziarie dove gli eroi silenziosi del quotidiano rischiano la vita tutti i giorni nonché vengono minacciati di atti ritorsivi per garantire la sicurezza dell’istituto e della comunità sociale. 

L’attenzione dei poliziotti è sempre ai massimi livelli a cui si associano operazioni di Polizia Giudiziaria meritevoli di plauso. Bisognerebbe implementare forme e modi che riducano il rischio di poter introdurre all’interno delle strutture cose di cui non è consentito il possesso o la detenzione nonché forme maggiori di controllo detentivo volte a garantire la sicurezza sociale.

Una forte sinergia tra gli addetti alla sicurezza e la nuova dirigenza locale getta le basi per una proficua e duratura collaborazione nella gestione dell’istituto Beneventano come precondizione volta a migliorare le condizioni di vita e di benessere del personale nello svolgimento del servizio. Da parte di questa O.S. - conclude Minicozzi  - tutto il ringraziamento alla Polizia Penitenziaria".



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