Bosco Lucarelli. Intervista alla dirigente Maria Gabriella Fedele

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Maria Gabriella Fedele, Luigi Marino e Maria Dolores CorboMaria Gabriella Fedele, Luigi Marino e Maria Dolores Corbo

Maria Gabriella Fedele dirige l’ITI Lucarelli dal 2012. Obbiettivo prioritario della preside è quello di far sì che la scuola si apra verso l’esterno, dunque è indispensabile formare i ragazzi sotto ogni aspetto, da quello tecnico a quello comportamentale e sociale.

Da quando lei è alla guida della nostra scuola, cosa crede sia cambiato?
“Questo è il mio quarto anno qui. I cambiamenti forse dovrebbero essere valutati più dai docenti e dagli studenti; dal mio canto comunque ho sempre cercato di far maturare in tutto l’ambiente didattico il senso di responsabilità proprio di ognuno di noi, ma anche la passione ed il senso di appartenenza per questo luogo. Questo discorso si rispecchia soprattutto in chiave moderna, dove il ruolo della scuola è tendenzialmente volto sempre di più ai margini della società. Non bisogna mai avvilirsi, ma farsi carico di questo problema ed impegnarsi affinché emerga il ruolo sociale della scuola, come punto di aggregazione.”

A suo parere, quali sono le qualità che un dirigente dovrebbe avere?
“Innanzitutto quelle comunicative: il sapersi relazionare con tutti e il sapere ascoltare le varie problematiche in primo luogo degli alunni e, successivamente, essere in grado di risolverle, sono doti imprescindibili che un buon dirigente scolastico deve necessariamente avere e mettere in atto. Tra queste doti figura sicuramente anche la pazienza. Un dirigente di solito è come un perno attorno a cui ruota l’intera istituzione, questo quindi comporta delle notevoli responsabilità su attività e progetti; bisogna avere dunque, occhi su tutto, essere sempre vigili su qualsiasi cosa, e se non si ha la giusta pazienza, si rischia di perdere di vista qualche aspetto. Per far sì che ciò non avvenga quindi, è necessario anche che un dirigente scolastico abbia intorno a se un personale di cui possa fidarsi ciecamente e che possa essere delegato per portare avanti dei percorsi che per noi sono fondamentali, affinché da questo istituto possano uscire alunni e tecnici competenti.

Ci parli dell’offerta formativa dell’istituto.
“Qualsiasi scuola dovrebbe offrire ai propri utenti l’opportunità di maturare delle competenze, per cui anche qui, trattandosi in modo particolare di un istituto tecnico, lo sviluppo di queste competenze è indispensabile allo scopo di dare nuovi stimoli e motivazioni ai nostri alunni, e consentirne successivamente l’immediata collocazione nel mondo del lavoro, o in alternativa una eventuale continuazione degli studi su solide fondamenta. Nei primi due anni di studio, i ragazzi acquisiscono delle conoscenze basilari soprattutto in italiano, matematica, inglese ed informatica. Una volta passati al triennio, la formazione acquisisce un aspetto più tecnico, dunque gli alunni iniziano a sviluppare le competenze d’indirizzo specifiche del settore scelto. Durante questo periodo, è diventato fondamentale anche l’ausilio di stage formativi, che vengono effettuati di solito in un periodo a cavallo tra l’anno scolastico e le vacanze estive, presso alcune aziende e realtà lavorative sparse su tutto il territorio italiano.”

Marco Martignetti



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