A.O.G.Rummo, Feleppa: "Stroke Unit un fiore all'occhiello per Benevento"

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Nella sala convegni degli uffici amministrativi dell’azienda ospedaliera Rummo di Benevento, si è tenuta una conferenza per illustrare l’alto livello di specializzazione che rende l’U.O.C di Neurologia con Stroke Unit, un fiore all’occhiello della struttura ospedaliera della città sannita.

Presenti alla conferenza stampa di questa mattina, tenutasi nella sala convegni dell'azienda ospedaliera G. Rummo di Benevento, il Direttore Generale Renato Pizzuti, il dottor Michele Feleppa, direttore della U.O.C di Neurologia, ed il sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

Ad introdurre la conferenza stampa è stato il Direttore Renato Pizzuti “Il nostro ospedale ha degli ottimi professionisti e delle buone tecnologie, pertanto, si candida nel panorama regionale come uno dei migliori ospedali della nostra regione. Una regione che ha una serie di difficoltà oggettive, ma ci stiamo attrezzando per rilanciare la sanità pubblica. Stamattina - continua il professore Pizzuti – parliamo di neurologia con il dottor Feleppa, il quale ci illustrerà qualcosa del suo reparto, in particolare ci parlerà della Stroke Unit e di alcuni trattamenti innovativi che vengono effettuati in questo ospedale. L’occasione è molto importante perché abbiamo con noi il sindaco di Benevento, la cui presenza  ha un valore istituzionale molto forte”.

La parola passa poi al Sindaco Mastella “Apprezzo gli sforzi che vengono fatti - esordisce il primo cittadino sannita – che sono andati a migliorare gli standard al servizio dei cittadini. Ho visto che è tornata la ciclista che l’ospedale ha salvato. Voglio fare i complimenti al direttore e tutta la sua struttura, che ha dimostrato un trattamento terapeutico molto importante che ci ha portato all’attenzione anche dei media nazionali. Rendo atto al dottor Feleppa e ai suoi collaboratori del lavoro che svolgono, in un’area che tocca una sensibilità particolare. Io ho vissuto certe situazioni con mio padre per 7 anni – continua Mastella - ma, a volte, la famiglia non riesce a seguire più queste persone, anche perché i costi diventano troppo alti. Da qui il mio incoraggiamento al dottor Feleppa a fare ancora di più”.

E’ poi la volta del dottor Feleppa, il quale illustra alcune tecniche che rendono l’azienda ospedaliera del Rummo un fiore all’occhiello a livello nazionale “L’ictus cerebrale è la terza causa di morte dopo le malattie cardio vascolari e le neoplasie. Rappresenta la prima causa di disabilità e la seconda causa di demenza. L’incidenza dell’ictus aumenta progressivamente con l’età: il 75% colpisce i soggetti oltre i 65 anni; con l’aumento dell’ età media immaginate quanti ictus avremo dopo questa età. In Italia la prevalenza di pazienti che sono sopravvissuti all’ictus è quasi un milione. Anche se disabilità e mortalità sono diminuite, l’incidenza non è ridotta e la mortalità in fase acuta è del 30%. L’invalidità grave è del 40% dei sopravvissuti. In fase acuta l’ictus è curabile – prosegue il dottor Feleppa - l’innovazione terapeutica è rappresentata dalla terapia trombolitica, unico trattamento efficace contro l’ictus entro le quattro ore e mezza”.

Da qui nasce l’esigenza e l’importanza delle Stroke Unit “L’assistenza deve essere fatta verso strutture dedicate, chiamate Stroke Unit, che hanno non solo il compito di ridurre i rischi di morte, ma anche quello di ridurre l’invalidità grave. L’utilità delle Stroke Unit riduce del 3% la mortalità assoluta, la dipendenza del 5%, ed è utile in tutti i tipi di pazienti, indipendentemente dal sesso, dall’età e gravità dell’ictus. Il 73% dei ricoverati nelle Stroke va a casa, rispetto a quelli del reparto, che sono del 67%. Altra cosa importante è il costo ospedaliero: i ricoverati nelle Stroke Unit hanno un costo medio di 2800 euro, quelli nei reparti di 3300 euro, con un risparmio evidente. Ci vuole un team coordinato, uno staff medico e infermieristico dedicato. Noi abbiamo uno staff che si è aggiornato per portare avanti una Stroke di un determinato livello”.

“E’ molto importante il tattamento riabilitativo precoce – continua il dottor Feleppa - siamo stati i primi ad applicarlo, con un passaggio diretto non a casa, ma tra l’ospedale e la struttura riabilitativa. Io sfido qualsiasi altro ospedale a dimostrare ciò che avviene da noi. Questa è una cosa di cui andiamo fieri. La nostra Stroke è stata attivata nel 2010. Napoli, ad esempio, non ha nessuna Stroke Unit funzionate. Di posti letto Napoli ne dovrebbe avere 20, Salerno 12, Caserta 8, Avellino e Benevento 4. Siamo stati i primi in Campania ad effetture le trombolisi. Ad oggi Benevento ne ha fatte 100, Salerno e Caserta 34. Ma ciò che è fondamentale è che Salerno ha un milione di abitanti, Caserta quasi, Benevento 300000".

"Quindi prossiamo andare fieri della nostra organizzazione e del lavoro del 118. Un altro dato importante è che su 313 pazienti colpiti da ictus, il nostro ospedale ha una media di mortalità del 6,7%, ben la metà della media nazionale. Il Sant’Andrea di Roma il 10,6%, Salerno e il Cardarelli il 10%, il Moscati di Avellino il 13%, il Loreto Mare di Napoli il 15%, Ariano Irpino il 23%, il San Raffaele il 6,4%, San Giovanni Rotondo il 9,5%, il Gemelli di Roma 12,1%. Possiamo essere fieri di Benevento, tra i migliori d’Italia".

Le innovazioni non terminano qui "Il Rummo è capace di praticare l’implementazione della duodopa gel. Si tratta di una tecnica che permette di assumere il farmaco direttamente nel duodeno, cioè nell’intestino, evitando il passaggio nello stomaco, permettendo un assorbimento dello stesso senza effetti collaterali. Abbiamo fatto già tre interventi di questo tipo. Il paziente ha la possibilità di dosare le quantità di assorbimento del farmaco e gestire la sua terapia attraverso un computerino,  che può mettere in una sacca come se fosse un telefonino. I miglioramenti sono notevoli perché l’assunzione del farmaco, preso per via orale, quando ha una dose elevata puo' dare effetti collaterali, portando anche alla demenza”.

Vengono praticati anche trattamenti per l’emicrania cronica “Attuiamo una terapia con la tossina botulinica, conosciuta come terapia per la cosmesi che serve per togliere le rughe. Noi la pratichiamo attraverso 30 punture che facciamo ogni tre mesi in vari punti della testa, del collo e delle spalle. Quindi evitiamo farmaci e i pazienti che rispondono a questa terapia ne traggono benefici. E’ una terapia – conclude il dottore - praticata in Day Hospital in maniera gratuita e con impegnativa del medico curante”.

Il direttore Renato Pizzuti conclude l’intervento “L’attivazione del polo Oncologico a Sant’Agata, rappresenta un passo in avanti per il raggiungimento di una maggiore efficienza ed efficacia per la salute dei pazienti. L’ambizione è quella di ridurre la migrazione sanitaria dei cittadini della provincia di Benevento, i quali vanno a ricevere cure fuori dalla nostra regione, che spesso non sono superiori o inferiori a quelle che riceverebbero a casa loro”.

Claudio Donato



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